Istituito nel 2021, il Premio "Navetta" del Museo del Tessile di Chieri è conferito annualmente dalla Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile
a uno o più artisti selezionati per questo riconoscimento.
Il premio consiste in una medaglia in bronzo realizzata con fusione a terra dallo scultore Antonio Saluzzi.
Gli assegnatari del riconoscimento lo ritirano personalmente e contribuiscono alla realizzazione
di una propria mostra tematica o antologica nella sala della Porta del Tessile.
Navetta d’oro alla carriera – Premio alla carriera per artisti di chiara fama distintisi con opere d’arte tessile, anche nell’ambito di una produzione artistica eterogenea, nell'arco di oltre vent'anni.
Navetta d’argento – Premio per artisti distintisi con opere d’arte contemporanee che, come in uno specchio, riflettono l’arte tessile in immagini create con altri materiali e tecniche, inclusi il disegno, la pittura, il mosaico, la scultura o altro esibendo maestria d’esecuzione, originalità e valenza estetica.
Navetta di rame – Premio per artisti distintisi nel reinterpretare e attualizzare tecniche o disegni tessili di tradizione in opere d’arte tessile contemporanea mediante innovazione nei materiali, nella tecnica, nella forma e/o nel tema.
Navetta di bronzo – Premio per artisti distintisi nel coniugare le arti performative con l’arte tessile e le sue suggestioni.
Navetta arcobaleno – Premio per artisti distintisi nel coniugare linguaggi multimediali e/o multisensoriali con l’arte tessile e le sue suggestioni.
Per la magistrale resa del mondo del tessile e della moda mediante la fotografia e il film, nuovi media con cui ha saputo cogliere e interpretare materiali, strutture e valenze estetiche del processo di tessitura così come della creazione di abiti d’autore restituendone la realtà materiale e di fattura, ma al contempo esaltandone il pregio, il fascino e la raffinatezza.
Per essersi distinta nel reinterpretare tecniche e disegni tessili di tradizione attualizzandoli nella contemporaneità.
Il rame è il metallo che più di altro veicola energia ed è tessendo trame di fibre naturali, artificiali e rame che l’Artista ha riallacciato i fili del passato e presente.
Così facendo, ha dato nuova linfa vitale a un “fare” che reca in sé la memoria di un contesto dalla forte vocazione tessile, ma
è presente da millenni nelle diverse civiltà.
Per la sensibilità con cui ha “tessuto” magistralmente ad arte le trame della poesia, della pittura, della scultura,
delle arti applicate e della Fiber Art
in una ricerca artistica raffinata
e multanime, con cui si è distinta sulla scena contemporanea internazionale.
Per essersi distinta nel coniugare un linguaggio multisensoriale
d’inedito coniocon l’arte tessile, le sue suggestioni e i suoi intrecci culturali
così da stimolare creatività
e realizzare una comunione d’intenti
fra persone di ogni dove.