Il complesso monumentale di Santa Chiara, facciata di una porzione
settecentesca del monastero, con il portone d'ingresso al piano terreno,
su Via Giovanni Demaria 10, Chieri.
F. Ghirardi e P. Mercuri, Il monastero
di Santa Chiara nella Città di Chieri,
Fonzo & C. Editori, Chieri, 1995.
La storia dell'antico monastero di Santa Chiara in Chieri è stata ricostruita e pubblicata da Filippo Ghirardi e Paolo Mercuri dalle origini, che "si confondono - a volte sovrapponendosi ed immedesimandosi - con quelle del monastero di Santa Caterina a partire dal Trecento. Ne sono state tracciate le vicende lungo quattro secoli: da monastero con il suo lungo portico dalle volte a crociera, il chiostro e la cappella d'impianto quattrocentesco, poi arricchito con le maniche e lo scalone a forbice edificati nel Settecento, a primo opificio moderno della città, agli albori dell'Ottocento, quindi a collegio, convitto e istituto scolastico nonché sede designata per la Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile sul finire del Novecento.
Con l'Amministrazione Comunale, la Fondazione auspica e persegue il reperimento dei fondi necessari a restituire splendore a questo bellissimo complesso monumentale, che purtroppo risente ancora delle spoliazioni napoleoniche e degli anni di abbandono che ne segnarono le vicende fino al 1861, quando divenne di proprietà della Città di Chieri.
Eppure, esso esercita un fascino particolare e ispira chi opera fra le sue antiche mura a ritrovare armonia.